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Come funzionano |
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L'orologio solare equatoriale o equinoziale Orologio solare su superfici piane comunque orientate
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La terra come orologio solare
Come noto la terra ruota intorno al proprio asse compiendo in 24 ore una
rotazione completa. Essa ruota inoltre intorno al sole compiendo una
rivoluzione completa in un anno (365 giorni) su un orbita leggermente
ellittica(Figura 10).
Immaginiamo di isolare dalla terra il solo disco dell'equatore ed
immaginiamo l'asse terrestre come un elemento fisico e non solo virtuale
(Figura 11).
I raggi del sole illuminano il disco equatoriale e l'asse terrestre
forma su questo un'ombra rettilinea.
Mentre la terra ruota su sé stessa, l’ombra si sposta sul disco: in 24
ore la terra compie una rotazione completa, l'ombra percorre tutto il
disco ed infine dopo 24 ore torna al punto di partenza.
Immaginiamo allora di dividere il disco equatoriale in 24 spicchi uguali
ognuno di 15 gradi (Figura 12).
L'ombra dell'asse terrestre, nel corso della giornata, percorrerà tutti
e 24 gli spicchi che abbiamo disegnato, esattamente uno spicchio ogni
ora.
Se allora marchiamo ogni linea tracciata sul disco con la corrispondente
ora del giorno, otteniamo un orologio solare (che funziona in questo
caso ideale per 24 ore al giorno).
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Figura
10 — Moto di rivoluzione della terra
Figura
11 — La terra come orologio (1)
Figura
12 — La terra come orologio (2) |
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L'orologio solare equatoriale o equinoziale
Immaginiamo ora di prendere il disco descritto, con il suo asse, e di
portarlo sulla superficie della terra, mantenendo esattamente lo stesso
orientamento originale (disco parallelo all'equatore terrestre, asse
parallelo all'asse terrestre).
Essendo il sole a distanza infinitamente più grande rispetto alle
dimensioni della terra, questo spostamento non modifica il funzionamento
descritto ed il disco continua a segnare correttamente le ore.
Possiamo quindi costruire un vero disco diviso in 24 parti uguali su
entrambe le facce, inserendovi un asse perpendicolare passante per il
centro, e posizionarlo in modo tale da mantenere l'orientamento
descritto (disco parallelo all'equatore, asse parallelo all'asse
terrestre).
Abbiamo ottenuto la forma più semplice di orologio solare, quello detto
equatoriale
o equinoziale.
Occorre però ancora osservare che l'asse terrestre non è perpendicolare
al piano che contiene la sua orbita intorno al sole (piano
dell’eclittica) ma è inclinato di 23˚ 26' .
Ciò fa sì che i raggi del sole durante l'anno giungano sulla terra con
una angolazione variabile e, come noto, questo fenomeno causa
l’alternarsi delle stagioni.
Di conseguenza per l’orologio equatoriale succederà che: · d'inverno
i raggi del sole illuminano la parte inferiore del disco (fino
all'angolo di - 23˚ 26' al solstizio); il nostro orologio funziona con
la faccia inferiore (Figura 13) · agli
equinozi i raggi solari giungono perpendicolari all'asse e paralleli al
disco; il nostro orologio solare non segna quindi nulla in quanto tutto
il disco è in ombra (Figura 14) · d'estate
i raggi del sole illuminano la parte superiore del disco (fino
all'angolo di 23˚ 26' al solstizio); il nostro orologio funziona con la
faccia superiore (Figura 15).
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Figura
13 — Equatoriale al solstizio invernale
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Figura
14 — Equatoriale agli equinozi |
Figura
15 — Equatoriale al solstizio estivo |
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I vantaggi di questo tipo di orologio sono: · l'estrema
facilità costruttiva · la
lettura dell'ora dall'alba al tramonto
Gli inconvenienti sono: · la
difficoltà di lettura dell'ora intorno all'equinozio (raggi solari
paralleli al disco) e durante l'inverno (lettura sulla superficie
inferiore) · l'occupazione
di un volume: necessita quindi di uno spazio aperto come un giardino
Come deve essere posizionato l'orologio equatoriale ? Dipende dalla
latitudine
φ
del luogo.
In particolare, il disco è inclinato rispetto al piano orizzontale di un
angolo pari a (90º - φ) e l'asse (stilo o gnomone) di un angolo pari a φ (vedi Figura 16), orientato in direzione nord-sud.
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Figura
16 — Posizionamento orologio equatoriale
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Orologio solare su superfici piane comunque orientate
Ora che abbiamo visto come funziona l'orologio equatoriale, facciamo
qualche modifica al nostro modello.
Prendiamo un orologio equatoriale correttamente posizionato rispetto
all'orizzontale e poniamo un piano verticale in modo tale che intersechi
il disco e l'asse (Figura 17).
L'ombra che l'asse (il nostro stilo) proietta sul disco continua
evidentemente sul piano verticale fino ad incontrare il punto di
intersezione tra asse e piano verticale.
Mano a mano che il sole si sposta nel cielo l'ombra sul disco si sposta,
di 15º ogni ora, e l'ombra sul piano verticale si sposta di conseguenza.
Si noti che il piano che abbiamo tracciato non deve essere
necessariamente né verticale né con la faccia rivolta esattamente a sud:
è intuitivo comprendere che un qualunque piano che intersechi il disco e
l'asse riporterà un ombra rettilinea che si sposta nel tempo e che
quindi può indicare l'ora del giorno (il problema semmai è essere in
grado di tracciare correttamente le linee orarie)
Si noti infine che l'ombra dello stilo sul piano passerà sempre per il
punto di intersezione tra stilo e piano.
Quello che abbiamo ottenuto è un quadrante solare piano con stilo polare
e linee orarie francesi.
In base all’orientamento del piano del quadrante si possono avere le
seguenti situazioni particolari : 1. piano
orizzontale => orologio orizzontale 2. piano
verticale => orologio verticale 3. piano
perpendicolare allo stilo => orologio equinoziale 4. piano
parallelo allo stilo => orologio polare Nel capitolo seguente si vedranno le varie tecniche possibili per la costruzione.
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Figura
17 — Orologio solare su superficie piana comunque orientata
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Figura
18 — Orologio solare su superficie fortemente declinante (165° ad ovest)
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aggiornato il venerdì 06 marzo 2015 |